Cos’è il lavoro del lutto, cosa vuol dire elaborare una perdita o una separazione?
Vuol dire trasformare la perdita in separazione, riuscire a staccarsi da essa, darle una forma nuova e permettere di nuovo alla vita di vivere. Zaratustra, nel libro di Nitsche, prende il funambolo ferito tra le braccia, gli sta vicino finchè non gli muore tra le braccia. Poi lo prende sulle sue spalle e fa un lungo cammino tortuoso nel buio del bosco. Poi decide di togliersi questo peso di dosso (lavoro del lutto) e lo seppellisce nel cavo di un albero. Trasforma il peso morto in linfa. Come possiamo trasformare il peso dei nostri innumerevoli morti che portiamo dentro in linfa? Prima c’è il dolore: il lutto deve fare sentire dolore. Il 2. Elemento è il tempo. Non esistano lutti rapidi. Il 3. elemento è la memoria. È necessario ricordare l’oggetto perduto, i nostri giorni insieme, fino al momento in cui non è piu necessario perchè il ricordo è incorporato, l’oggetto è diventato linfa. Il corpo morto è diventato sangue. Non l’ho semplicemente dimenticato: posso vivere senza più pensarlo perché lo porto con me.